La Storia della pizza

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La storia della pizza

La storia della pizza risale a tanti anni fa. Il primo esempio di pizza risale al 9° secolo d. C., quando gli antichi greci usavano una pasta lievitata condita principalmente con olio d’oliva, formaggio e erbe. La pizza non era ancora come la conosciamo oggi e veniva consumata principalmente dai contadini per le loro necessità alimentari.

La storia della pizza e la sua evoluzione nel corso dei secoli

La storia della pizza nel corso dei secoli è cambiata in modo significativo. Nel XVII secolo, le persone cominciarono a usare il pomodoro come condimento principale, che dava alla pizza un sapore unico. Successivamente, il XIX secolo vide l’introduzione di una varietà di altri condimenti. Gli anni ’50 del XX secolo hanno poi visto l’introduzione dei primi forni per pizza, che hanno contribuito a rendere più veloce e facile la preparazione della pizza.

La-storia-della-pizza-1Come si prepara l’impasto della pizza

L’impasto della pizza è una delle parti più importanti della preparazione della pizza. Per fare l’impasto, è necessario unire farina, acqua, lievito e sale. Questo impasto viene poi lavorato a mano o con una macchina impastatrice per dare all’impasto la giusta consistenza. Una volta pronto, l’impasto può essere steso, condito e poi infornato.

I diversi tipi di forni per la cottura della pizza

I forni per la cottura della pizza sono uno dei fattori più importanti per ottenere una pizza deliziosa. Ci sono diversi tipi di forni, come forni elettrici, a legna, a gas, a pietra refrattaria e a convezione. Ogni tipo di forno produce una pizza diversa a seconda della temperatura. I forni a legna e a pietra refrattaria sono considerati i migliori per la cottura della pizza.

I condimenti per la pizza più popolari

Le farciture per la pizza sono uno degli aspetti più importanti che contribuiscono al gusto della pizza. I condimenti più popolari includono pomodori, mozzarella, salame, peperoni, olive, funghi, carciofi, prosciutto, salsiccia, basilico e origano. Ci sono anche molti condimenti meno comuni, come tonno, ananas, maiale, pesce e pollo. Tutti questi condimenti combinati creano una pizza unica ed eccezionale.

Napoli e Pizza: il valore della storia, della tradizione e della cultura

La pizza è diventata nel tempo un piatto riconosciuto da tutto il mondo, una parola comune che non conosce lingue se non una, quella italiana, ma che di origine ne conosce solo una: Napoletana.

Si sente spesso parlare della pizza, nel bene e nel male ‘l’importante è che se ne parli’ ma bisognerebbe capire il capolavoro, l’opera d’arte, il significato e la storia che si cela dietro un impasto a regola d’arte e all’olio e alla mozzarella e agli abbinamenti che rendono la pizza, la nostra pizza, famosa e il momento dell’assaggio irrinunciabile.

La data simbolica della sua nascita risale al 1889, quando il famoso pizzaiolo Raffaele Esposito offrì alla regina Margherita di Savoia, moglie di Umberto I, in visita nella città del Maschio Angioino, una pizza nuova, vestita di bianco, rosso e verde, che soppiantava le pizze allora tradizionali. Quella luna rotonda preparata con pomodoro, mozzarella e basilico, rappresentava la bandiera italiana. La Regina Margherita apprezzò la pizza tricolore e diede lustro a quel semplice cibo popolare che da allora ha fatto molta strada, espandendosi in tutta Italia fino a diventare a tutti gli effetti un alimento internazionale conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, quale simbolo della gastronomia italiana e partenopea.

Nel 2004 la pizza napoletana ha ottenuto, il marchio di qualità ‘Specialità Tradizionale Garantita’ (STG). Per potersi fregiare di tale marchio, la pizza deve essere preparata con ingredienti e metodiche codificate dalla disciplinare STG, che riguardano i metodi di lavorazione e le caratteristiche organolettiche e merceologiche del prodotto finito e derivanti dalla materia prima e dai metodi di preparazione e cottura. In particolare, la sola operazione che può essere effettuata a macchina è la preparazione dell’impasto. Il taglio in panetti e la manipolazione della pasta per ottenere il disco, devono essere fatti solo ed esclusivamente a mano. La cottura deve essere effettuata solo in forno a legna.

 

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